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Spettacolo Teatrale "mamma" - Sab 12 Luglio 2008
L’affascinante giardino del Pompeilab è stato scenario della rappresentazione teatrale, Mamma – Piccole tragedie minimali di Annibale Ruccello, della compagnia Fuorisegno di San Giorgio a Cremano, viaggio nella psiche delle donne egoiste, indifferenti e folli corrotte dalla cultura dei mass media.
Un solo monologo, di materia popolare, in quattro parti: Le fiabe (Catarinella e Il re dei piriti), Maria di Carmelo, Mal di denti e La telefonata.
Spettacolo iniziato con la proiezione in video della fiaba, Il re dei piriti, dove tutti e tre gli attori, Rosaria De Angelis, Giuseppe Giannelli e Rosaria Esposito si sono alternati nel racconto. Fiaba che segue lo schema compositivo e raffinato de Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, infatti, per Mamma, scritto interamente in napoletano, Ruccello produce un modello e un registro fiabesco di grande diffusione nelle culture europee.
Entra in scena, Rosaria De Angelis che interpreta Mal di denti, un testo piacevole, ricco di materia comica dove una mamma alle prese con il suo malore, deve anche subire la notizia della figlia minorenne, Adriana, rimasta incinta di un certo Sandro che appartiene a gente bassa, il padre fa ‘o funtanaro e il nonno va recuglienne cartune p’ ‘a via. Monologo con un finale tragico, la madre vuole farla abortire, ma lei minaccia il suicidio, e nell’indifferenza della madre alla minaccia, Adrianina si lancia dalla finestra: Chella ‘o veramente s’è menata! Uh! Maronna!.... Proprio ogge ca tenevo male ‘e riente!
Si accendono, così, le luci su un’altra location. Su un balcone una casalinga ha da poco finito di stendere i panni e, si concede un po’ di relax passandolo al telefono parlando di ricette, malattie di parenti e ingiurie su questa marea di figli con nomi da telenovelas e personaggi famosi, che non la lasciano tranquillamente parlare. Così, Giuseppe Giannelli
riesce a coinvolgere lo spettatore grazie alla sua splendida interpretazione in questo monologo, La telefonata, modulando la sua caratterizzazione tra spregiudicatezza e divertimento.
Lo spettacolo finisce con Maria di Carmelo, nella sconvolgente interpretazione di Rosaria Esposito, tra scoppi di risa, commozione, espressione di piacere, follia, nella quale mente immagina che, Claudio Villa giochi a tresette con Gandhi o, che, credendosi la Madonna, le monache non la onorano nemmeno con un carofeno spullecheato o una candela.
Genni Caruso, che ha curato la regia dello spettacolo, ha saputo dirigere con abilità tutti e tre gli attori, delineandone e adattandone i tratti fisici e psicologici dei personaggi nei quali si sono calati tutti e tre gli attori, bravi nell’utilizzo della tensione drammatica, con capacità creativa ed espressiva nell’ immedesimazione con il testo e lo stato d’animo dei personaggi.
Nicola Garofano
durata 60' circa
in scena
Rosaria De Angelis
Giuseppe Giannelli
Rosaria Esposito
scene Genni Staiano
costumi Anna Esposito
regia Genni Caruso
www.myspace.com/fuorisegno
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