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Libri - La vita davanti a sè - R. Gary
LA VITA DAVANTI A SE’
(Le vie devant soi)
Romain Gary
Biblioteca Neri Pozza,
pp.214
[euro 11,50]
Traduzione di Giovanni Bogliolo
“Madame Rosa dice che il cazzo è il nemico del genere umano e che l’unica persona perbene tra i medici è Gesù, perché lui non è venuto fuori da un cazzo. Diceva che era un caso eccezionale. Madame Rosa dice che la vita può essere molto bella ma che non è stata ancora veramente scoperta e che intanto bisogna pur vivere. Anche il signor Hamil mi ha detto un sacco di bene della vita e soprattutto dei tappeti persiani”.
Il pomeriggio del 3 Dicembre del 1980,Romain Gary acquistò una vestaglia di seta rossa. Aveva deciso di uccidersi con un colpo di pistola alla testa e ,per delicatezza verso il prossimo, decise di indossare una vestaglia di quel colore affinchè il sangue non si notasse troppo.
Sua moglie Jean era stata trovata morta l’anno prima;Gary specificò su un biglietto che la sua dipartita non aveva nessun legame con l’episodio di Jean.
Con “La vita davanti a sé” vinse il premio Goncourt.
Centro del romanzo è Mohammed;il suo più grande amico è un ombrello di nome Artur, vestito da capo a piedi.
A parte il brefotrofio,Momò non teme nulla ed ha una grande madre:Parigi, caleidoscopio umano.
Madama Rosa l’ebrea ha paura ;paura della morte , dei nazisti e si lascia consolare dal cibo,dalle invettive rivolte ai piccoli mocciosi che ospita nella sua casa-famiglia. Attorno a loro ruotano puttane,prosseneti,travestiti e l’umanità intera, fotografata in tutti i suoi colori. Cosa importa essere ebreo o musulmano,adulto o bambino in una Parigi che macina ed ingloba ogni cosa?
“La vita non ha odore” e finchè non si muore,nessuno si accorge che ,nelle banlieue e nei vicoli, si cela una realtà nascosta.
Davvero nessuno.
Virginia Casillo
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