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Francesco Montervino: il capitano!

Francesco Montervino: il capitano!


Il numero 4 azzurro è l’unico giocatore del “vecchio Napoli” ad essere rimasto dopo l’arrivo del produttore, un centrocampista dalle leve corte, coraggioso che fin dal suo esordio ( 1° febbraio 2003 Ancona-Napoli 3-2 ..sembra passata una vita) ha indossato con orgoglio la casacca azzurra. Tarantino, classe 1978, approda al Napoli dopo una fortunata parentesi con l’Ancona ( 6 stagioni; 125 presenze e 8 reti), contribuisce con il suo lavoro di interdizione nel centrocampo di Reja alla scalata dei partenopei dalla C1 alla A ( il suo esordio è contro il Livorno.. bella vittoria degli azzurri al San Paolo). Montervino comincia giovanissimo nel Baby Ippodromo, nel quale rimane fino all'età di tredici anni. Nel 1990 viene tesserato dal Taranto: resta fino al fallimento del 1995. Nel 1995-96 milita nella primavera del Parma, poi ancora Taranto: ha solo 19 anni e ne diviene il capitano. Nel 1997 firma un contratto quadriennale e si trasferisce ad Ancona, squadra con cui debutta in serie B (Chievo Verona – Ancona; convocazione nazionale di C). Durante la stagione che si chiuderà con il quarto posto e la promozione in Serie A dei marchigiani, viene ceduto al Napoli di Naldi/Corbelli/Pincopallino e Ferlaino.. è il passato !


Grazie capitano !

Ieri il capitano è sceso in campo per provare a vincere con i suoi compagni una partita difficile, ha corso per novanta minuti, ha incoraggiato gli altri (pubblico compreso) e alla fine è uscito vincitore –come tutti noi del resto- sui cosiddetti primi della classe. Capita sempre un fatto strano quando la gente si accorge che Montervino sarà della partita, quando te lo ritrovi in campo a saltellare con tutti gli altri e vanamente speri che sia qualcun altro. Mi riferisco al fenomeno dell’ilarità che atleti come Amodio, Grava e Montervino scatenano nelle testoline di tutti noi tifosi da quando la febbre del “nuovo” ha “infettato” tutti noi. Ebbene, io sono uno di quelli! Uno di quelli che almeno una volta ha pensato: “Se giocano loro allora posso giocare anche io!”. E come tale posso ricredermi adesso, spalancare gli occhi felici della vittoria e applaudire sinceramente il vero Napoli. Questo articolo vuole essere un tributo al nostro capitano, un eroe che in una serata importante per il futuro della squadra ha ritrovato quello che forse gli era stato ingiustamente sottratto: il rispetto del pubblico!!


bardamù


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