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Piers Faccini: una serata magica da raccontare in giro !
Eccitazione e trepidazione vestono i volumi grigi dell’ ex depuratore: c’è chi arriva mosso dalla curiosità di ascoltare lo “sconosciuto” musicista che ha più volte aperto la tournèe di Ben Harper; chi invece, già iniziato alla sua musica, prende posto davanti al palco. Tutti accompagnati da aspettative variamente sfumate, aspettative che, fin dai primi accordi, la musica di Piers Faccini sa confermare, continuando a stupire ad ogni nota.
Un viaggio tra generi diversi, figli di storie e geografie specifiche, viene narrato dal cantautore (un po’ francese, un po’ inglese, un po’ italiano) sul palco del Pompeilab: una musica mai noiosa, ora intima e privata, fatta di minimalismi e amori tra voce e chitarra, ora più energica e appassionata.
Il risultato è una melodia che somiglia alla vita: accidentata -come il ritmo sincopato della batteria-,costellata di riflessioni -gravi e profonde come le linee di un basso-, allegra -come le frenesie del violino-. Su tutto poi le parole, custodite da una voce a tratti soffiata e sussurrate a chiunque conservi uno spirito nomade per seguirle.
Carla Rossetti
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