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I nostri prossimi vicini:presentato ufficialmente il progetto ‘La cartiera’. Gli operai contestano
Pompei. Venerdì 29 maggio, mattina. “Questo è l’ultimo boccone amaro che ci stanno facendo ingoiare”. Prende il via, fra le urla degli ex-operai dell’Aticarta ora in cassa integrazione, la conferenza stampa di presentazione del progetto ‘La Cartiera – centro integrato per l’artigianato ed il commercio’ che sorgerà nell’area abbandonata dell’ex cartiera pompeiana, ad opera della’Coopsette’ cooperativa di produzione e lavoro, aggiudicataria della gara d’appalto nazionale in seguito alla quale è stato sottoscritto un protocollo d’intesa presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che, in accordo con le OO.SS., prevede il reinserimento nel nuovo progetto di tutte le maestranze dell’ex cartiera.
La tensione, respirabile all’esterno della sala, partiva da due motivi in particolare: gli operai lì presenti gridavano a gran voce la mancanza del contratto di acquisto dei terreni da parte di ‘Coopsette’, sostenendo, in assenza del rogito, che la conferenza in atto fosse solo una manovra preelettorale. Gli operai, tra l’altro, lamentavano anche uno strappo formale grave, non essendo stati invitati ufficialmente alla conferenza stessa. Una situazione di caos nella quale è intervenuto lo stesso Sindaco di Pompei, Claudio D’Alessio, uscito fuori dalla saletta a dialogare con gli operai.
A nome della Coopsette, il dott. Raimondo Montanari ha sottolineato come “l’intero progetto è formato da tre fasi: costruzione, commercializzazione degli spazi ed avvio della gestione”. L’aspetto progettuale invece è stato chiarito dagli architetti firmatari, Corvino e Multari: il progetto, i cui lavori dovrebbero iniziare nel settembre 2009 e concludersi nell’Aprile 2011, prevede un’area di intervento di 90.000 mq ed una piazza verde di 16.000 mq e tenderà a creare un luogo di intrattenimento, shopping, spazi artigianali e ristorazione intesi come luoghi pubblici di aggregazione, eliminando i volumi tecnici e gli impianti funzionali all’attività industriale. Il nuovo edificio sarà sollevato dal suolo così da creare un parcheggio sottostante. L’arch. Corvino in particolare ha evidenziato “la nascita della struttura come una sorta di isola verde fra due fiumi, il Sarno ed il canale Bottaro”. I dati occupazionali, secondo le stime della cooperativa, dovrebbero essere nel complesso di circa 600 unità, fra lavori di costruzione ed inserimenti lavorativi nella struttura finita. Il Sindaco D’Alessio ha ribadito che “l’amministrazione ha lavorato con attenzione e sinergia con la Regione riuscendo a ridare sicurezza economica a 140 famiglie. Con oggi si pone fine alle chiacchiere che, specie in campagna elettorale, si stanno facendo e vista la serietà del progetto pocanzi presentato, la formalizzazione del rogito è solo questione di giorni. Tutti i progetti e le proposte ascoltate in campagna elettorale sono soltanto chiacchiere”.
Conclusasi la conferenza, il clima è restato sereno anche perché gli operai erano già andati via prima ancora che iniziasse la presentazione. Oltre ai dubbi di questi ultimi riguardanti, a ben ragione, il posto di lavoro e l’esasperazione data dalla lunga cassa integrazione, restano ancora alcune perplessità circa gli assi viari che saranno costruiti nei pressi del nuovo centro commerciale: dove andranno a collocarsi nel contesto urbano di via Ripuaria e via Astolelle, anche considerando la prossima e quasi certa chiusura del passaggio a livello che collega la suddetta zona periferica con il centro città?
Alessio Arpaia
(www.capitoloprimo.it)
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