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Canzoni e poesia. Vinicio Capossela fra nuvole, sorrisi e scatti.
Quando vedi il cielo coperto di nuvole non sai come reagire. Quando sorridi, hai imparato a stare in pace. Forse credi di aver imparato… ma stare in pace è già un bel passo avanti.
Pompeilab è fatto di persone: di discussioni, di accordi, a volte disaccordi, di passioni, a pelle. Di legami che, ad angoli, imparano a farsi più dolci estendendo l’ormai noto microcosmo di ‘premiscelata’ fattura anche oltre le mura dell’ex-depuratore.
Week end, ponte del 2 giugno: Vinicio Capossela suonerà a Marina di Camerota.
Prima parte un’auto, poi un’altra, poi magari un camper. Un treno. Una navetta. Uno di quegli angoli del Pompeilab si ritrova proprio lì, fra le stradine di Marina di Camerota, dietro una tavola pronta ad essere aggredita, sotto le incombenti nuvole cariche di uno strano freddo fuori stagione, quasi una sorta di sfida.
Alcuni tempo fa erano arrivati al Pompeilab già forti delle loro affinità, altri le hanno trovate qui dentro, giorno dopo giorno. Tra una chiacchiera, un concerto, un palco da montare ed una pratica da consegnare … gir e vot … ti scopri a tavola fra lasagne che ti passano rasenti al naso per poi posizionarsi proprio ad un centimetro da te, un bicchiere di vino che ti guarda dicendoti ‘quanto ancora vogliamo fissarci?’ e più di un sorriso. Ti ritrovi in terrazza a scrutare il cielo e a pensare … tanto pure se piove … Vinicio suona lo stesso e po’ … stamm ccà! I giochi di società li hanno inventati per metterlo a quel posto ai temporali estivi! Click, Click, Fotoclick … sono troppi i momenti che chiedono a gran voce di essere immortalati.
La macchina fotografica ferma gli attimi e non mente mai: l’attimo fermato, immortalato … è sincero, sono i sorrisi dei protagonisti a parlare, a non mentire.
La fotografia nei tre giorni a Camerota ha detto a chi prova a non crederci: è stato molto bello.
Se ne è accorto anche Vinicio … ognuno di noi vorrebbe averlo una sera all’ex-depuratore, anche solo per cenare insieme.
Canzoni e poesia, vero maestro?
Orfani Ora, Scivola vai via, Dall’altra parte della sera … Capossela si presenta così sorridendo alla nuvole silenziose ancora per poco. I pregiati pianoforti di caposseliana identità sembrano inchinarsi dinanzi all’oceano che abbiamo creato insieme ad una folla ostinata. Canzoni e poesia, canzoni e poesia. E poi… GINNASTICA, urla il maestro e giù il finimondo … Acqua, acqua, acqua … ma ce ne fosse stato uno che si è fermato, uno solo di noi ad aprire l’ombrello … Macchè … acqua Acqua … e balli ed urla. E soprattutto sorrisi.
Quelli si c’erano, vero … macchina fotografica? Canzoni e poesia … pioggia e sorrisi. Ed ancora un giorno in più … L’indomani dal concerto ce lo siamo voluti prendere con forza … a pranzo … nei giochi pomeridiani ed in un’ultima passeggiata: la quiete prima della tempesta. Di quale tempesta poi sia giusto parlare,questo lo possono raccontare le curve della strada verso il ritorno, la luna persa chissà dove mentre rivoli d’acqua scandivano il tempo insieme a musica e voci, venti di passione. Canzoni e poesia.
Grazie Vinicio, Grazie fotografia.
Il Giovane Alessio
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