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Arm On Stage - Gentlemen's Agreement: un fine settimana curato nei minimi dettagli!
Arrivano da Milano gli Arm On Stage. Arrivano con una musica ruvida e d(’)annata. E non importa se il loro cammino musicale sia stato benedetto dai panorami suggestivi dello Scarsello: i testi conservano la rugosità della vita metropolitana nelle storie che sanno di fumo e di alcool, intonate dalla voce graffiata di Folco Orselli.
I brani si rincorrono dettando continui cambi d’atmosfera, che vanno dalle psichedeliche sensualità di Spider Rain ai ritmi incalzanti di Wolf In Town, fino alle malinconìe di The Guardian: raffinati musicisti gli Arm on Stage, che giocano a rincorrersi, ognuno col proprio strumento, per una musica di qualità, mai banale e capace, con meditate e calibrate contaminazioni, di melodie anonime mantenendosi nel solco del rock più autentico e puro.
Carla Rossetti
I Gentlemen’s Agreement sono un pizzico di swing, di indie, di folk; sono i cori e il cantato anglofono che correda i vari brani. Le forme del rotondo contrabbasso, che si impone sul palco, danno vita ad atmosfere inusitate, assieme alle piccole chitarre,ai fischietti, agli strumenti mutuati da altre nazioni,da altri popoli.
“Blonde country girl” ,“The sea”,”Down” sono canzoni che appaiono e risultano leggere ma ad un ascolto attento sono più stratificate di quello che potrebbero sembrare. La levità scompare per lasciare spazio ad un arcobaleno di suoni complessamente intrecciati ed interdipendenti.
Un gruppo curato nei minimi dettagli; dal bel cd cartonato “Let me be a child”, allo stile, sino alla scelta delle cover reinterpretate in maniera esemplare.
Virginia Casillo
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