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Finanziamenti all’editoria: dubbi e incertezze delle testate autogestite
In questi giorni il quotidiano Il Manifesto ha portato alla luce alcuni particolari relativi al difficile mondo dei finanziamenti all'editoria. Particolari tralasciati da buona parte dell'informazione nazionale. Maggioranza e opposizione infatti con l'art. 56 della legge 99/09 hanno garantito il diritto soggettivo ai contributi per le testate giornalistiche (cooperative no profit e di partito) estendendolo al 2009 e garantendo con 70 mil di euro il pagamento degli stessi finanziamenti per il 2009 ed il 2010. Questo almeno formalmente. Nei fatti però, come si evince da due interrogazioni parlamentari presentate martedì 20 ottobre da PD, PDL, Lega Nord e Gruppo Misto, pare che i 70 milioni relativi al 2008 non siano stati ancora stanziati dal Tesoro a favore del Dipartimento Editoria. I tempi, dunque, sono stretti anche perché a metà novembre la Ragioneria interromperà i versamenti.
Domani, 23 ottobre, si riunirà la Commissione della Presidenza del Consiglio per esaminare le domande degli editori. La speranza è che i decreti di pagamento siano pronti entro il 10 novembre. Tempi strettissimi dunque, nell'incertezza dell'entità del pagamento visto che non è ancora chiaro se verrà pagato il 100 % od il 60 %. Il problema sollevato dal Manifesto sta dunque nei rapporti fra testate giornalistiche ed istituti di credito, i quali anticipano i contributi basandosi sulla certezza stessa della presenza economica dello Stato il quale inquadra questi fondi come un diritto certo ed esigibile. Il danno maggiore ovviamente sarebbe quello dei giornali autogestiti. Ancora una volta il potere esecutivo sembra osteggiare il lavoro del Parlamento in sede d'azione, ledendo in questo caso il profondo senso del pluralismo battendo sul tasto più dolente dell'editoria: i finanziamenti.
Alessio Arpaia
(www.capitoloprimo.it)
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