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Le vie della discarica sono infinite - Riflessioni e informazioni sulla manifestazione del 18/12/09
Una discarica, stando al parere degli esperti della materia, porta con se gravi patologie che in molti casi possono condurre alla morte. In questa occasione invece l’evento nefasto è stato in grado di riportare in vita i defunti. Durante la manifestazione contro discariche e inceneritori del 19 dicembre sono, infatti, riapparsi molti volti noti della politica locale che sembravano consegnati all’oblio della rappresentanza, qualche ben informato sostiene in vista delle prossime elezioni regionali. Si sono “riciclati” in tanti, indossando per l’occasione la casacca ambientalista, probabilmente dimentichi del loro passato fatto di FOS (frazione organica stabilizzata) di qualità da inviare a Terzigno attraverso il DL dell’11 maggio 2007 n.61. (è necessario ricordare a tal proposito che è stato un decreto del governo Prodi 2007 ad individuare Terzigno come meta della mondezza campana) e di catene con le quale imprigionarsi per sempre a difesa di un territorio martoriato dai loro stessi rappresentati nazionali.
Il corteo partito dai comuni limitrofi e organizzato dai movimenti e dalle realtà di base, si è raggruppato nella rotonda di Via Panoramica per dividersi dopo pochissimi metri all’imbocco di via Nespole della Monica. Il troncone principale ha proseguito in una passeggiata ambientalista conclusasi in una “occupazione simbolica” del campo di calcio adiacente la discarica (gentilmente concesso dai proprietari, c’è da precisare), mentre uno sparuto gruppo di persone ha tentato prima un blocco stradale in Via Zabatta e dopo dinanzi ai cancelli della SARI.
La strada è stata resa quasi una palude delle forze dell’ordine che con questo stratagemma idrico hanno tentato di dissuadere i manifestanti dall’intento di proseguire ( e fatti salvi i pochi elementi che hanno tentato una sorta di “resistenza attiva”, ci sono riusciti). Dopo qualche momento di tensione ai cancelli della discarica, la manifestazione è terminata tra i fischi e i cori che invitavano, in maniera sicuramente poco delicata ma evidentemente non senza ragione, i sindaci intervenuti a rassegnare le dimissioni.
E.H.Shackleton
Fonte: il Gazzettino vesuviano
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