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Un natale fatto di immondizia e discariche
Il dì di festa per molte testate giornalistiche equivale ad auguri, buoni propositi e tante belle e clamorose affermazioni. Non credo sia questa la sede, o quanto meno questo il tempo. Secondo le sacre scritture oggi dovrebbe essere nato il messia. Lo stesso che da qui a pochi mesi verrà ammazzato per mano dei Romani e poi risorgerà. Certo, nelle facoltà di giurisprudenza i corsi di storia del diritto romano insegnano che, per le leggi del tempo, i romani non avevano poi tutti i torti… ma questa è un’altra storia. La storia di questo “santo Natale” è quella di un anno complesso in cui non sarà certo un messia a salvarci la vita. Il prossimo trenta dicembre, infatti, si terrà la conferenza dei servizi relativa al problema discarica di Terzigno, la quale molto probabilmente decreterà l’apertura della cava Vitiello, nelle vicinanze della discarica SARI. Quest’ultima, in pieno Parco Nazionale del Vesuvio, dallo scorso maggio riceve buona parte dei rifiuti della Campania. La Cava Vitiello potrà ricevere rifiuti per oltre dieci anni, stando ai pareri dei tecnici. Qualora fosse davvero messa in funzione, il già deturpato territorio dell’area vesuviana verrebbe in pochi anni raso al suolo; basti pensare all’impatto devastante che l’accumulo di rifiuti indifferenziati potrebbe avere sulla falda acquifera sottostante. Lo scorso 18 dicembre si è svolta una manifestazione lungo le strade di Boscoreale, Boscotrecase e Terzigno: un migliaio di persone (su un totale di circa centomila abitanti) hanno sfilato fino sopra all’area adibita a discarica. Soltanto un piccolo gruppo di venti è rimasto a protestare dinanzi ai cancelli della cava, mentre la maggior parte ha seguito il corteo poche centinaia di metri più su, per poter così ascoltare le parole del Sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella. Quest’ultimo, primo cittadino in quota Pdl, ha promesso battaglia ma è stato poi interrotto proprio dagli stessi ragazzi che erano rimasti dinanzi alla discarica i quali, raggiunto il resto del corteo, hanno urlato contro il Sindaco facendogli notare la sua appartenenza al Popolo delle Libertà, oggi artefice dell’apertura della discarica così come nel 2007 lo fu il governo di centro sinistra. Conclusione? La manifestazione ha avuto la risonanza mediatica del volo di una mosca, la stragrande maggioranza dei cittadini non vi ha preso parte ed ad urlare sono rimasti i soliti “illusi”. Si spera adesso in una nuova manifestazione di protesta proprio per il giorno 30 dicembre. Certo, A Natale si può dare di più. Ma sarebbe il caso di iniziare a dare di più giorno e notte, prima e dopo le elezioni. Ogni giorno. Altrimenti il Natale 2009 sarà ricordato come il giorno in cui, ancora di più, è morto il territorio dell’Area Vesuviana.
Alessio Arpaia
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