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LOST - Finalmente l’inizio della fine!

Nel lontano 2004 J.J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber inventano LOST, una “complicata” serie televisiva (una delle più costose della storia della televisione) ambientata principalmente su una misteriosa isola tropicale nel Pacifico del Sud in cui si ritrovano i passeggeri sopravvissuti del volo “Oceanic 815”.

Cari amici, il racconto che segue, sicuramente povero di contenuti pratici, e volutamente privato di qualsiasi tipo di rimando alla trama ma vi assicuro carico di amore, odio e passione per questo gioiello della ABC, vuole essere un invito particolare a “Spararvi tutte di un fiato - per chi ancora non lo avesse fatto almeno una volta nella vita - le 5 serie già andate in onda - negli Usa come in Italia ma con un doppiaggio malevolo..credetemi - in attesa della 6 e ultima serie”.
16 Episodi, bastardi dentro, nel profondo, in cui verrà – come ci assicurano gli sceneggiatori - spiegato tutto. “Un tentativo spurio, amici miei; una misera prova scritta per traghettare almeno qualcuno nel mondo di Lost alla vigilia del debutto della CHIUSURA!” Dopo gli scioperi che noi accaniti “lostisti” abbiamo sopportato senza protestare più di tanto; quello degli sceneggiatori; quello di una parte dei produttori; dei creatori e delle stesse idee, la data di trasmissione ufficiale è il 2 febbraio. Dopo dieci giorni Lost partirà anche in Italia: vi prego, non guardatelo!
La conclusione è prevista per il 18 maggio senza appelli.
Non desidero andare per ordine e quindi, emozionatissimo, proverò a raccontarvi subito il finale. O meglio, come credo che alla fine vadano le cose: “Tema sonoro di Michael Giacchino a palla; La soggettiva di Jack che si perde impaurita fra la boscaglia dell’isola e i suoi cazzo di occhi – immagine inumidita stile “Lo scafandro e la farfalla”- che si chiudono definitivamente”

TITOLI DI CODA

A dire il vero, c’è qualcos’altro che immagino. Verrà sicuramente immediatamente dopo il gran finale e vi assicuro che non “è per niente riproponibile”. Si, avete capito: per niente riproponibile! Chi ha assistito almeno ad un finale di stagione può sicuramente capire cosa voglio dire. Mi riferisco alle molteplici parolacce; insulti antichi e non che indirizzerò a tutti i produttori, creatori, attori, parenti, conoscenti e amici di Lost. Tutto questo perché, se tutti voi lostisti ci pensate, noi non vogliamo che ci venga spiegato tutto. Noi non vogliamo adattare le nostre paranoie settennali ad un finale che ci auguriamo sia accettabile. Che non abbia - per esempio - niente a che vedere con la fine dell’ultima serie. Noi lostisti non vogliamo proprio accettare di aver parlato molto di più di 70 giorni fila di Lost. Noi lostisti non accetteremo mai di non aver tenuto conto, nemmeno per un secondo, che le reazioni di questi cazzo di sopravvissuti siano confinate in poco più di un’edizione del Grande fratello.
Per capire cosa voglio dire, amici miei, è d’obbligo un esempio. Intendo ricominciare a parlare con tutti, non solo con i lostisti, quindi è doveroso a questo punto utilizzarne uno. Ecco, ci sono: “Immaginate una storia cinematografica che si svolge in 5 anni. Una sceneggiatura avvincente che parla dell’esperienza liceale di uno stonzetto dell’Arizona con la mamma piacente, il padre giudice di pace e il fratello tossico – fate voi. Il film è venuto fuori bene! E allora spettatori come se piovesse, gente che si incolla davanti al video a sentire le parole dei protagonisti mandando a puttane lavoro, famiglia e tutto il resto. Senza obiezioni da parte del consumatore finale, la perentoria azione conclusiva del film: DIPLOMARSI!.. viene resa in 5 anni. Certo, la curiosità di sapere in che modo; “come” lo stronzetto arrivi al diploma è forte.. di popolo e soldi. Signori, 5 anni senza tempi morti, sempre sulla sedia per via del montaggio pluripremiato. Dodici ore di tema in classe senza sapere un cazzo della Magna Grecia e tutti i suoi filosofi, con un senso addosso di che perdura, che va oltre il limite di sopportazione umano. Sette ore di rapporto sessuale con la più sfigata del liceo, affinché lo spettatore più attento possa sempre pensare di aver osannato un comune stronzo americano. Tre settimane nel cesso della scuola; un mese a fare una ricerca sugli Egiziani. Ecco ci siete dentro abbastanza. Con Lost, amici miei, sono riusciti a fare esattamente il contrario: un settantina di giorni in poco meno di 7 anni.
NOI QUESTA COSA NON LA ACCETTEREMO MAI!

Loro settanta giorni; noi sette anni.
Cominciate a vederlo amici. Vedetelo perché avete questa opportunità: di non vivere questo malessere! Io ho consigliato ad uno dei miei migliori amici di cominciare a vederlo. Lui non ha visto nemmeno una puntata; lui non sa nemmeno chi cazzo sia Sawer. Quando ho finito di elencare i miei “consigli visivi”, lui ha buttato giù l’ennesimo goccio e ha chiesto: ma finisce?
“Finirà… finirà e per te sarà un finale accettabile, credimi. Una trovata spettacolare che ti farà pensare. Per noi lostisti invece è diverso. Dopo sette anni, le trovate e le cazzate, l’unico finale accettabile potrebbe essere donare a tutti noi una multiproprietà su un’isola tropicale del Pacifico del Sud!

Bardamù


Foto:

James Ford, meglio conosciuto con il nome di Sawyer


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