Iscriviti alla newsletter per ricevere informazioni e notizie su eventi ed altro del Pompeilab
Onore a te … Tonino Carino da Ascoli!
Tonino Carino, giornalista sportivo e voce storica del “grande Ascoli” degli anni ottanta, si è spento l’8 marzo scorso, a soli 65 anni, nella sua casa di Ancona a causa di un tumore al colon che gli era stato diagnosticato nel 2009. Classe 1944, marchigiano di Offida, inizia a scrivere nel 1969 per il Resto del Carlino. Nel 1971 passa al Corriere Adriatico, dove collabora fino al 1976, anno in cui approda alla sede regionale Rai di Ancona. Cronista di razza, a livello nazionale è sempre stato associato al calcio; eppure, capace di occuparsi anche di cose meno frivole, durante gli anni di piombo, per esempio, raccontò per primo la scoperta del covo delle Brigate Rosse a Porto San Giorgio. Ma per quello scoop non diventò noto! A partire dal Campionato di Serie A 1975-1976 inizia la sua lunga esperienza nella squadra di 90° minuto del compianto Paolo Valenti. E’ ToninoCarinodaAscoli (tutto di un fiato, come faceva lui), il più simpatico dei volti del programma storico della Rai. Più che un telecronista: uno slogan. Luigi Necco, volto e voce del Napoli, sosteneva che i cronisti di 90° Minuto erano tanti pupazzoni. Ed era proprio così, sembravano omini di gommapiuma nell’allegro teatrino del pallone. Ma si sposavano benissimo con quel calcio romantico, vissuto tutto d’un fiato la domenica. Toninocarinodaascoli si presentava in video con giacche improbabili, teso, salivazione azzerata e puntualmente vittima di qualche “inconveniente tecnico” che gli rovinava irrimediabilmente il servizio. Negato nella pronuncia dei nomi dei giocatori stranieri, Tonino Carino è stato parodiato, “tormentato”, ma soprattutto amato da tutti i tifosi italiani. Le parole non le pronunciava, le centrifugava e le buttava fuori un po’ come capitava, soprattutto quelle straniere, il suo incubo. Ma papà Valenti, invece di sostituirlo, gli affidò più di una volta la rubrica del calcio internazionale. L’amico Costantino Rozzi — il suo presidente - acquistò Trifunovic e gli disse: “Tonì, t’ho fatto un dispetto, t’ho comprato 3-4 giocatori che voio vedere come li pronunci: cazzi tua!”. Sull’onda della popolarità, partecipò a Quelli che il calcio e ad altre trasmissioni tv. Ma la magia che trasmetteva insieme agli altri pupazzoni di 90° Minuto era svanita da un pezzo. Era già nato il calcio dei perfettini, di quelli che pronunciano mille nomi stranieri senza impappinarsi mai. Nel 2002, in veste di inviato, ha seguito il Giro d'Italia. Dal 2002 al 2003 è stato, insieme alla giornalista Milena Minutoli, inviato della trasmissione pomeridiana Casa Raiuno, condotta da Massimo Giletti con Cristiano Malgioglio e Antonella Mosetti. La sua ultima apparizione risale 2008, nel programma di FX "80º minuto”. Salutato da migliaia di persone fra cui molti volti dello sport e dello spettacolo ( Nuccio Fava, Luigi Necco, Carletto Mazzone, Roberto Benigni, Nino Benvenuti, Gian Mario Spacca, Guido Castelli e Fabrizio Rozzi) è stato tumulato nella cappella di famiglia, nel cimitero di Ascoli Piceno, che fronteggia quella dove e' sepolto Costantino Rozzi, l'indimenticabile presidente della societa' bianconera. Fuori dalla chiesa, ad aspettarlo, centinaia di tifosi ed un lungo striscione sul quale c'era scritto: 'Onore a te Tonino'.
Le parodie
Nel 2000, l'attore Diego Abatantuono, inventa Tonino Tonnato, giornalista e umorista. Tonino Carino non sopportava questo strano personaggio e si arrabbiò con Abatantuono, dicendo che non doveva accompagnare la mitica sigla di 90° minuto facendo i versi con la bocca.
Quando era corrispondente a "90° minuto", il Trio Solenghi - Lopez - Marchesini gli dedicò una filastrocca. Il testo era: "Sono Tonino, sono Carino, sono la gioia di mammà e papà. Se mi sporco il vestitino, il papà mi fa cià cià!".
Celebre fu il tormentone di Ezio Greggio a Drive In: "È lui, o non è lui? Cerrrrrrrto che è lui! Tonino Carino da Ascoli".
A cura di bardamù
Commenti (0) Foto (0) Video (0) Audio (0)