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IL PREFETTO CHIUDE LA PORTA IN FACCIA AI CITTADINI
La sera del 11 giugno 2010 il Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana ha potuto constatare la totale assenza di dialogo da parte delle istituzioni nei confronti dei cittadini.
In seguito agli scontri del 4 giugno in cui sono stati feriti 6 civili grazie ad una carica vigliacca ed inutile – i cittadini picchiati non occupavano più la strada ma stazionavano sul marciapiede – e sotto interessamento della dott.ssa Rosaria Amato (funzionario di Polizia), il Movimento aveva ottenuto un incontro con il prefetto di Napoli per venerdì u.s. A tale incontro si erano poi aggiunte le amministrazioni locali. Giunti in Prefettura, i 4 rappresentanti del Movimento si sono sentiti dire dal Prefetto di non essere attesi affatto, e sono stati invitati ad allontanarsi. I Sindaci (Langella – Borrelli ed Auricchio) anziché indignarsi per il mancato incontro ottenuto dai loro concittadini, hanno preferito chiudersi nelle stanze dei bottoni con il Prefetto e prendere ordini da quest’ultimo.
Secondo il prefetto, infatti, non vi è alcun problema: le due discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio sono perfettamente a norma. L’unico problema al massimo sono i cattivi odori e dunque lo sforzo dovrà essere teso solo ad eliminare gli stessi, magari con qualche deodorante. I Sindaci dunque sono stati invitati a calmare i cittadini esasperati dopo i primi caldi. Nei prossimi giorni il triste ruolo degli amministratori sarà quello di raccontare altre frottole agli abitanti dei comuni vesuviani ed è già emblematico il comunicato del Sindaco Langella nel quale egli stesso afferma di essere soddisfatto degli esiti dell’incontro con il Prefetto.
Noi no! Non siamo soddisfatti per niente: abbiamo appreso, come se già non fosse chiaro, di non esistere agli occhi di ogni grado delle istituzioni. I nostri territori sono destinati a morire e noi con essi. La nostra morte, inoltre, sarà decretata ancor più velocemente grazie alla indifferenza diffusa di buona parte della cittadinanza che preferisce restare chiusa in casa a combattere con i conati di vomito provenienti di miasmi della cava piuttosto che scendere in strada a protestare.
MOVIMENTO DIFESA DEL TERRITORIO AREA VESUVIANA
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