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NAPOLETANO E’ … 46: Lucarelli alla “stazione centrale”

L’attaccante livornese è ufficialmente il secondo acquisto del Napoli di Mazzarri e Bigon. “Arriverò nel primo pomeriggio, non più in serata. Prendo il treno a Firenze e sarò alla stazione centrale di Napoli intorno alle 14.30. Cosa devo dire al tassista?” Nessun tassista, veniamo noi! Una macchina con a bordo una persona, forse due anzi: Tutta Napoli! Non vedeva l’ora di lasciare Parma, dirigersi a Livorno per stare un po’ di tempo con Mattia e Alisia e raggiungere il forte azzurro. Con la sua Livorno nel cuore, arriva in campo e comincia subito a lavorare. A fargli da Cicerone c’è l’amico Aronica.

CRISTIANO LUCARELLI

Classe 1975, Cristiano Lucarelli, livornese d.o.c. è il nuovissimo attaccante del Napoli, in prestito dal Parma. Fratello maggiore di Alessandro, comincia a giocare a calcio nel 1992: milita nel Cuoiopelli, formazione iscritta al Campionato Nazionale Dilettanti. Disputa 28 partite, segnando 5 reti. L'anno successivo passa in C1, nelle file del Perugia. Con la compagine umbra gioca per due anni (il secondo in Serie B), ma non riesce a trovare la fiducia della dirigenza. Gioca complessivamente solo 7 partite. Nel 1995 sceglie di passare in una squadra meno forte economicamente, ma che gli avrebbe garantito di giocare con più continuità. La piazza è Cosenza, club di B con il quale gioca 32 partite e segna 15 gol, contribuendo alla salvezza dei cosentini del presidente Pagliuso. Stagione 1996/97: con il Padova il giovane Lucarelli si conferma definitivamente. Gioca 34 partite da titolare e va in gol 14 volte: l’anno successivo esordisce in serie A tra le file dell’Atalanta. Con i bergamaschi, disputa 26 partite mettendo a segno 5 reti. In estate vola a Valencia, alla corte del tecnico Claudio Ranieri. L'esperienza nella penisola iberica si conclude con 12 partite disputate e un solo gol realizzato. La squadra vince la Coppa di Spagna, ma Lucarelli preferisce tornare in Italia. Nell'estate 1999 è acquistato dal Lecce, dove rimane fino al 2001 giocando da titolare in Serie A 59 partite e segnando 27 gol. Si trasferisce poi al Torino, con cui disputa due annate nella massima categoria. Segna 10 gol! Fra cui quello nel derby del 14 ottobre 2001, terminato 3-3, dopo che i bianconeri si erano portati in vantaggio per 3-0. Nel 2003 Cristiano Lucarelli realizza il suo sogno sportivo: il Livorno. Nella stagione 2003/04 il Livorno milita in Serie B ma grazie al decisivo apporto del bomber (43 partite e 29 reti) i toscani raggiungono la promozione in Serie A dove la squadra amaranto mancava da ben 55 anni. Non è affatto scontato che Lucarelli disputi anche la stagione seguente con la maglia del Livorno. Le insidie del Torino, 4 miliardi di lire alla squadra ed 1 miliardo di lire al giocatore per assicurarsi i suoi servigi, non bastano: Lucarelli resta a casa! Nel 2004/05 contribuisce a garantire ai livornesi un ottavo posto in campionato: segna 24 gol in 33 partite ed è il capocannoniere del campionato italiano. Nonostante i difficili rapporti con il presidente Spinelli, Lucarelli resta per la gente e contribuisce al miracolo Livorno: Donadoni, il suo gioco e quel girone d’andata da record! All'arrivo a Livorno di Mazzone, successore del dimissionario Donadoni, la squadra non ritrova più l'antico smalto, arrivando a collezionare 7 sconfitte consecutive tra la nona e la quindicesima giornata del girone di ritorno. Per Lucarelli significa 19 reti ed un campionato da leone. Nella stagione successiva il Livorno partecipa per la prima volta nella sua storia alle coppe europee, superando la fase preliminare ed il girone di qualificazione di Coppa UEFA. Lucarelli va in gol nell'ultima partita decisiva; in tutto fanno 5 gol segnati nella competizione. Mentre in campionato realizza 20 goal. Dopo 4 stagioni lascia il Livorno. Il 13 luglio 2007 passa allo Shakhtar Donetsk, per 9 milioni di euro. Nel gennaio 2008 passa al Parma a titolo definitivo per 5,7 milioni di euro, decidendo di abbassarsi lo stipendio e di rinunciare ad alcuni arretrati promessi dal club ucraino. Dopo due brevi spezzoni di gara giocati contro il Catania e la settimana precedente nella discussa partita contro l'Inter, segna il suo primo gol con la maglia del Parma nella sfida interna con l'Atalanta con un imperioso stacco di testa; in tale sfida si distingue anche per aver sbagliato un calcio di rigore. Il 16 marzo rientra al Picchi per giocare contro il Livorno, ma viene duramente fischiato dalla tifoseria amaranto. Decide di rimanere a Parma nonostante la retrocessione. Il 5 febbraio, alla vigilia della trasferta di Ancona, viene escluso dai convocati e messo fuori rosa per aver abbandonato anzitempo l'allenamento. Realizza il suo ultimo gol con il Parma contro il Pisa siglando il gol decisivo (la partita finirà con il risultato di 2-0 per i ducali). Ritorna a Livorno il 15 luglio 2009. Il Livorno, neopromosso in Serie A, ufficializza il suo ritorno in maglia amaranto tramite la formula del prestito annuale. Il primo gol lo realizza il 31 agosto proprio contro il Napoli, nella gara esterna persa 3-1 alla seconda giornata. Realizzerà un gol contro il Parma che risulterà decisivo (2-1). Il 14 marzo 2010 segnerà contro la Roma la sua terza tripletta in serie A, fissando il risultato sul 3-3. Conclude il campionato come capocannoniere dei labronici, con 10 reti, non riuscendo, comunque, ad evitarne la retrocessione in Serie B. Scaduti i termini del prestito ai labronici, torna al Parma, che il 21 agosto 2010 lo cede al Napoli in prestito con diritto di riscatto. Lucarelli è stato espressamente richiesto dal nostro allenatore Walter Mazzarri … e noi ci fidiamo!!!

Curiosità

Fortemente attaccato ai suoi tifosi ed ai colori della sua città, scrive un libro in collaborazione con il suo procuratore Carlo Pallavicino. Nel libro, dal titolo "Tenetevi il miliardo", dichiara l'amore per la sua squadra e di essere contrario ad abbondonarla anche a costo di dimezzarsi lo stipendio (cosa poi realmente accaduta) a meno che, dalla sua cessione, i toscani non traggano un bene primario.
Per sottolineare il particolare legame col gruppo di ultras Brigate Autonome Livornesi, sceglie come numero di maglia il 99, con allusione all'anno di nascita del gruppo (1999).
Nella stagione 2005/06, in seguito ad una polemica con il suo presidente Spinelli inerente ad un'offerta presentata al club livornese da parte del Tottenham Hotspur, squadra inglese desiderosa di ingaggiarlo, i rapporti fra i due si compromettono irrimediabilmente.
Livorno: 158 presenze e 101 reti tra Serie A, Serie B, Coppa UEFA e Coppa Italia.
Champions League: la disputa con la squadra ucraina dello Shakhtar.
Nazionale:
Under 21 ( 10 gol in 10 presenze tra il 1996 ed il 1997).
Esordisce nella “nazionale maggiore” a 29 anni, in un’amichevole che vede gli azzurri contrapposti alla Serbia. Finisce 1-1 e la rete azzurra porta proprio la sua firma. Dopo pochi giorni è di nuovo in campo contro l'Ecuador, nella seconda partita della tourné statunitense della Nazionale. Viene nuovamente convocato in occasione della prima partita dell'Italia dopo la vittoria nel Mondiale 2006, un'amichevole contro la Croazia giocata proprio a Livorno. Il nuovo tecnico della Nazionale Roberto Donadoni conoscendolo molto bene per averlo allenato al Livorno, lo schiera titolare nella partita, poi persa 2-0. Inoltre è stato anche convocato per l'amichevole di Siena contro la squadra del Sudafrica, nel quale realizza la sua prima doppietta in azzurro. In Nazionale conta 6 presenze e 3 gol.


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