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Grazie di tutto Maestro

Il primo film di Mario Monicelli che ho visto in vita mia è stato “Un borghese piccolo piccolo” con il mitico Alberto Sordi e il mai troppo compianto Vincenzo Crocitti. Fu mia nonna Giovanna a trattenermi sul divanetto: avevo solo 12 anni e tanti altri film da preferire a quello. “Gli italiani non sono né eroi, né missionari. Sono generosi e non si perdono mai d'animo” .. e mia nonna, semplicemente, fu solo generosa quel giorno ormai lontano anzi, irripetibile. Mario Monicelli, 95 anni e 60 anni di cinema, si è suicidato nella notte del 29 novembre lanciandosi dal quinto piano del reparto di urologia dell’ospedale San Giovanni di Roma dove era ricoverato per un tumore alla prostata in fase terminale. “Sotto le sue mani sono passati gli attori più belli e capaci del mondo, interpreti che ha saputo incastonare nella commedia all'italiana fatta di farsa, ironia, tristezza, cinismo. Il tutto come un intenso e disincantato osservatore della realtà italiana, che ha descritto con fine intelligenza in oltre sessant'anni di lavoro come sceneggiatore e regista, firmando molti dei capolavori del nostro cinema. E quando si dice il suo nome, almeno a casa nostra, si dice Cinema”. Per lui, viareggino classe 1915, non ci sarà nessun funerale. Sarà portato a Monti, il rione di Roma in cui viveva, per un ultimo saluto dei monticiani. Dopo l’ultimo saluto a Monti, verrà portato alla Casa del cinema, che è stata messa a disposizione. Lì tutti potranno salutarlo.
Mario Monicelli nasce a Viareggio il 15 o 16 maggio 1915. E’ il secondogenito di Tommaso Monicelli, sindacalista rivoluzionario, critico e giornalista teatrale, anch’egli morto siucida dopo che – è lo stesso Mario a raccontarlo in una lunga intervista su Vanity Fair nel 2007- “era stato tagliato fuori ingiustamente dal suo lavoro, anche a guerra finita, e sentiva di non avere più niente da fare qua. La vita non è sempre degna di essere vissuta; se smette di essere vera e dignitosa non ne vale la pena. Il cadavere di mio padre l’ho trovato io. Verso le sei del mattino ho sentito un colpo di rivoltella, mi sono alzato e ho forzato la porta del bagno. Tra l'altro un bagno molto modesto. Ho capito il suo gesto!" Vive la sua giovinezza nella Viareggio degli anni trenta, assorbendone appieno l'atmosfera magica ed il fermento culturale dell'epoca. Frequenta a Milano il liceo classico Giosuè Carducci e si laurea in storia e filosofia. Il contatto con la famiglia Forzano, l’amicizia con il giovane Giacomo e il rispetto per il commediografo Giovacchino (il capofamiglia), lo avvicinano “irrimediabilmente” alla settima arte. In questi anni, giovane toscanaccio, Monicelli vive la maggior parte degli scherzi della trilogia di Amici miei. Nel 1934, con il cugino e amico Alberto Mondadori, dirige il cortometraggio muto in 16 mm “Cuore rivelatore”, a cui fa seguito, sempre nello stesso anno, un mediometraggio muto, “I ragazzi della via Paal”, presentato e premiato alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Con lo pseudonimo di Michele Badich, insieme ad alcuni amici dirige nel 1937 il suo primo lungometraggio, “Pioggia d'estate”, con il grande Ermete Zacconi, padre della “recitazione clinica”, ripreso a passeggiare sotto la pioggia nella sua villa di Viareggio. L'esordio registico ufficiale avviene in coppia con Steno, con una serie di film che i due registi realizzano su misura per Totò, tra i quali spicca il celebre Guardie e ladri (1951). Prosegue da solo a partire da “Proibito” (1954) con Lea Massari, Amedeo Nazzari e Mel Ferrer. Monicelli è da subito un autore "nazional-popolare" irrispettoso di ogni retorica, pessimista e feroce. Nel 1958, dirige “I soliti ignoti”, il suo primo grande film, con un cast eccezionale composto da Vittorio Gassman (abile e arruolato al cinema), Marcello Mastroianni, Totò e Claudia Cardinale. La sceneggiatura è un vero e proprio capolavoro; ne è autore lo stesso Monicelli e tre straordinari sceneggiatori italiani dell’epoca: Age, Scarpelli e Suso Cecchi D’Amico. Linguaggio, dialettica invertita, il rapporto tra autorità e libertà, sopravvivenza delle classi più umili, demistificazione .. è la prima “commedia all’italiana”. Fra trovate irresistibili che descrivono un sottobosco criminale dei più sgangherati, Monicelli testimonia ancora una vola questa sua innata capacità di fondere insieme attenzione ai personaggi e alle storie raccontate, valutazione critica e notazione ironica. Capacità di questo genere non possono che maturare con il passare degli anni, invecchiare bene.
L’anno successivo, è il 1959, gira quello che molti considerano il suo capolavoro, il film che lo rende famoso oltre i confini italiani, “La grande guerra”, Leone d'Oro alla Mostra del cinema di Venezia del 1959 e sua prima nomination all'Oscar. Il film svaria notevolmente da un estremo all'altro del registro tragicomico affrontando un argomento doloroso e complesso come la tragedia della “grande guerra”; memorabili le interpretazioni di Alberto Sordi e Vittorio Gassman, i soldati Oreste Jacovacci e Giovanni Busacca. La seconda nomination all’Oscar (questa volta per la sceneggiatura) arriva nel 1963 con “I compagni”, film sulla storia del sindacalismo e, ancor prima, sulla fratellanza tra operai delle fabbriche. Il film, poco noto al grande pubblico, fu molto apprezzato dalla critica e Folco Fulli vinse un meritatissimo nastro d’argento per la sua interpretazione. La seconda metà degli anni sessanta sono gli anni della sua opera preferita “L'armata Brancaleone”. Ne L'armata Brancaleone (1966) e, con minor efficacia, nel seguito intitolato Brancaleone alle crociate (1970), Monicelli mette in scena un singolare Medioevo tragicomico, costellato dall'uso di un'inedita lingua maccheronica divenuta memorabile nel cinema italiano.
Nel 1968 gira “La ragazza con la pistola”, terza nomination all'Oscar e una strepitosa Monica Vitti, nel ruolo della giovane siciliana Assunta Patanè rapita per errore dal mitico Vincenzo Macaluso (Carlo Giuffrè). Poi è la volta di “Romanzo popolare” (1974) e dei primi due capitoli della trilogia di Amici miei (1975, 1982) - quello conclusivo (1985) verrà diretto da Nanni Loy. “Un borghese piccolo piccolo”, liberamente tratto da un’opera di Vincenzo Cerami, girato nel pieno degli anni di piombo (1977), è un'opera interamente e profondamente drammatica, estranea alle suggestioni tragicomiche delle opere precedenti e successive: per esempio “Il marchese del Grillo” (1981), che pure si avvale di un'ottima interpretazione dello stesso Sordi. Negli anni ottanta e novanta, lo sguardo del regista cambia ancora: dal maschilismo di “Amici Miei” si passa all'esaltazione della donna contenuta nell'opera “Speriamo che sia femmina” (1986), mentre il successivo “Parenti serpenti” (1992) presenta nuovamente una caustica rappresentazione del modello familiare attraverso la problematicità dei rapporti tra generazioni, culminante in un finale addirittura scioccante. A 91 anni, dopo aver girato diversi documentari (citiamo doverosamente “Un amico magico: il maestro Nino Rota”), torna al cinema con un nuovo film, “Le rose del deserto” (2006). In un'intervista del 2008 dichiara di aver abbandonato definitivamente l'attività registica con il cortometraggio documentaristico “Vicino al Colosseo... c'è Monti”; nonostante ciò nel 2010 realizza un altro cortometraggio, “La nuova armata Brancaleone”, scritto con “il giovane” Mimmo Calopresti. Dal 2007 vive da solo e dichiara di non sentire la lontananza di figli e nipoti (pur avendoli)
Molti critici considerano “I soliti ignoti” il primo vero film della commedia all'italiana e “Un borghese piccolo piccolo” l'opera che, con la sua drammaticità, chiude idealmente questo genere cinematografico. Io, forse, ho cominciato a considerarla una triste realtà..
Addio Maestro

A cura di Bardamù

Premi cinematografici

• Mostra del Cinema di Venezia

o 1959: Leone d'oro al miglior film - La grande guerra
o 1985: Premio Pietro Bianchi
o 1991: Leone d'oro alla carriera

• Festival di Berlino

o 1957: miglior regista - Padri e figli
o 1976: miglior regista - Caro Michele
o 1982: miglior regista - Il marchese del Grillo

• David di Donatello

o 1976: miglior regista - Amici miei
o 1977: miglior regista - Un borghese piccolo piccolo
o 1986: miglior regista e miglior sceneggiatura - Speriamo che sia femmina
o 1990: miglior regista - Il male oscuro
o 2005: David speciale

• Nastri d'argento

o 1959: migliore sceneggiatura - I soliti ignoti
o 1977: migliore sceneggiatura - Un borghese piccolo piccolo
o 1982: migliore sceneggiatura - Il marchese del Grillo
o 1986: miglior regista e migliore sceneggiatura - Speriamo che sia femmina

• Premio Oscar

o 1960: nomination per La grande guerra
• Festival Europa Cinema di Viareggio
o 2005: premio Fellini 8½ Platinum Award for Cinematic Excellence
• Premio "Città di Trieste"
o 2009: Alabarda d'oro alla carriera

Filmografia

Regista

• I ragazzi della via Paal (1935)
• Pioggia d'estate (1937)
• Totò cerca casa, con Steno (1949)
• Al diavolo la celebrità, con Steno (1949)
• È arrivato il cavaliere, con Steno (1950)
• Vita da cani, con Steno (1950)
• Guardie e ladri, con Steno (1951)
• Totò e i re di Roma, con Steno (1952)
• Totò e le donne, con Steno (1952)
• Le infedeli, con Steno (1953)
• Proibito (1954)
• Un eroe dei nostri tempi (1955)
• Totò e Carolina (1955)
• Donatella (1956)
• Il medico e lo stregone (1957)
• Padri e figli (1957)
• I soliti ignoti (1958)
• Lettere dei condannati a morte (1959)
• La grande guerra (1959)
• Risate di gioia (1960)
• Boccaccio '70 (1962) - episodio Renzo e Luciana
• I compagni (1963)
• Alta infedeltà (1964) - episodio Gente moderna
• Casanova '70 (1965)
• Le fate (1966) - episodio Fata Armenia
• L'armata Brancaleone (1966)
• La ragazza con la pistola (1968)
• Capriccio all'italiana (1968) - episodio La bambinaia
• Toh, è morta la nonna! (1969)
• Le coppie (1970) - episodio Il frigorifero
• Brancaleone alle crociate (1970)
• La mortadella (1971)
• Vogliamo i colonnelli (1973)
• Romanzo popolare (1974)
• Amici miei (1975)
• Caro Michele (1976)
• Signore e signori, buonanotte, con Luigi Comencini, Nanni Loy, Luigi Magni ed Ettore Scola (1976)
• Un borghese piccolo piccolo (1977)
• I nuovi mostri (1977) - episodi Autostop e First Aid
• Viaggio con Anita (1979)
• Temporale Rosy (1980)
• Camera d'albergo (1981)
• Il marchese del Grillo (1981)
• Amici miei atto II (1982)
• Bertoldo, Bertoldino e... Cacasenno (1984)
• Le due vite di Mattia Pascal (1985)
• Speriamo che sia femmina (1986)
• I picari (1988)
• La moglie ingenua e il marito malato (1989) - film TV
• 12 registi per 12 città (1989) - documentario, episodio Verona
• Il male oscuro (1990)
• Rossini! Rossini! (1991)
• Parenti serpenti (1992)
• Cari fottutissimi amici (1994)
• The Royal Affair (1995)
• Facciamo paradiso (1995)
• Esercizi di stile (1996) - episodio Idillio edile
• Topi di appartamento (1997) - cortometraggio
• I corti italiani (1997) - episodio Topi di appartamento
• Panni sporchi (1999)
• Un amico magico: il maestro Nino Rota (1999) - documentario
• Come quando fuori piove (2000) - miniserie TV
• Un altro mondo è possibile (2001) - documentario collettivo
• Lettere dalla Palestina (2002) - docu-drama collettivo
• Firenze, il nostro domani (2003) - documentario collettivo
• Le rose del deserto (2006)
• Vicino al Colosseo... c'è Monti (2008) - cortometraggio documentaristico
• La nuova armata Brancaleone (2010) - cortometraggio, solo credito

Sceneggiatore

• I ragazzi della via Paal (1935)
• Pioggia d'estate (1937)
• La granduchessa si diverte (1940)
• Brivido (1941)
• La donna è mobile (1942)
• Cortocircuito (1943)
• Il sole di Montecassino (1945)
• Aquila nera (1946)
• Gioventù perduta (1947)
• La figlia del capitano (1947)
• Il corriere del re (1947)
• Follie per l'opera (1948)
• I Miserabili (1948)
• L'ebreo errante (1948)
• Il cavaliere misterioso (1948)
• Accidenti alla guerra!... (1948)
• Totò cerca casa (1949)
• Il lupo della Sila (1949)
• Il conte Ugolino (1949)
• Al diavolo la celebrità (1949)
• Come scopersi l'America (1949)
• Follie per l'opera (1949)
• È arrivato il cavaliere (1950)
• Il brigante Musolino (1950)
• Botta e risposta (1950)
• L'inafferrabile 12 (1950)
• Vita da cani (1950)
• Soho Conspiracy (1950)
• Vendetta... sarda (1951)
• Totò e i re di Roma (1951)
• Tizio, Caio, Sempronio (1951)
• È l'amor che mi rovina (1951)
• Core 'ngrato (1951)
• Il tradimento (1951)
• Accidenti alle tasse!! (1951)
• Amo un assassino (1951)
• Guardie e ladri (1951)
• Totò e le donne (1952)
• Totò a colori (1952)
• Cinque poveri in automobile (1952)
• Cani e gatti (1952)
• Un turco napoletano (1953)
• Il più comico spettacolo del mondo (1953)
• Cavalleria rusticana (1953)
• Le infedeli (1953)
• Perdonami (1953)
• Giuseppe Verdi (1953)
• Violenza sul lago (1954)
• Guai ai vinti (1954)
• Proibito (1954)
• Totò e Carolina (1955)
• Un eroe dei nostri tempi (1955)
• Donatella (1956)
• La donna più bella del mondo (1955)
• Il medico e lo stregone (1957)
• Padri e figli (1957)
• I soliti ignoti (1958)
• Ballerina e Buon Dio (1958)
• La grande guerra (1959)
• Risate di gioia (1960)
• A cavallo della tigre (1961)
• Boccaccio '70 (1962) - segmento Renzo e Luciana
• Frenesia dell'estate (1963)
• I compagni (1963)
• Casanova '70 (1965)
• I nostri mariti (1966) - segmento Il Marito di Olga
• L'armata Brancaleone (1966)
• Toh, è morta la nonna! (1969)
• Brancaleone alle crociate (1970)
• Le coppie (1970)
• Vogliamo i colonnelli (1973)
• Romanzo popolare (1974)
• Gran bollito (1977)
• Un borghese piccolo piccolo (1977)
• Temporale Rosy (1980)
• Camera d'albergo (1981)
• Il marchese del Grillo (1981)
• Amici miei atto II (1982)
• Bertoldo, Bertoldino e... Cacasenno (1984)
• Le due vite di Mattia Pascal (1985)
• Speriamo che sia femmina (1986)
• I picari (1988)
• Il male oscuro (1990)
• Rossini! Rossini! (1991)
• Parenti serpenti (1992)
• Cari fottutissimi amici (1994)
• Facciamo paradiso (1995)
• Panni sporchi (1999)
• Un amico magico: il maestro Nino Rota (1999) - documentario
• Come quando fuori piove (2000) - miniserie TV
• Le rose del deserto (2006)
• Vicino al Colosseo... c'è Monti (2008) - cortometraggio documentaristico
• La nuova armata Brancaleone (2010) - cortometraggio, solo credito

Attore

• Rue du Pied de Grue, regia di Jean-Jacques Grand-Jouan (1979)
• La vera vita di Antonio H., regia di Enzo Monteleone (1994)
• Il ciclone, regia di Leonardo Pieraccioni (1996) - Gino Guarini - voce
• Sotto il sole della Toscana (Under the Tuscan Sun), regia di Audrey Wells (2003)
• Nanà, regia di Giuseppe Varlotta (2004)
• SoloMetro, regia di Marco Cucurnia (2007)



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