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TAV Val di Susa: tutte le bugie del governo Monti
Il governo Monti ha messo on line un opuscoletto volto a intortare l'opinione pubblica a proposito della necessità e della convenienza della TAV in val di Susa. Il testo è pieno di bugie ed omissioni: qui di seguito vediamo le più eclatanti, mentre credo che tecnici ed esperti del settore ne potrebbero trovare ben altre. Secondo il governo, la linea attuale è come una "macchina da scrivere nel mondo dei computer"; il paragone è sbagliato, sarebbe meglio dire che la linea attuale è come l' hard disk di un PC non nuovo occupato per un decimo, che il governo vorrebbe cambiare con un costoso server.
La bugia n. 1 riguarda l'idea stessa di corridoio 5 Lisbona-Kiev.
La cartina in alto è quella riportata dal governo (fonte Institut de la montagne); la mappa in basso è quella della Commissione Europea. La Lione-Torino non è la vena giugulare che collega il nord con il sud, l'est con l'ovest dell'Europa, come vorrebbero farci credere Monti e Passera, ma un piccolo tassello in una rete molto articolata in cui non vi è traccia del corridoio 5.
Solo un grullo passerebbe da Chiomonte per andare da Londra a Budapest (tra l'altro notate che la tratta TAV Parigi-Lione, ancorchè esistente, non è considerata strategica a livello europeo e Kiev non è nemmeno presa in considerazione). Inoltre l'assai ipotetico tragitto Lisbona-Kiev via Barcellona-Lione-Torino-Trieste è pari a 4465 km. Il percorso via Bordeaux, Freiburg Dresden è più corto di circa 300 km.
Proseguiamo con l'elenco delle bugie:
Bugia n.2 «il collegamento italo-francese è una linea di montagna, che costringe i treni ad una salita di 1250 metri di quota con sovra costi esorbitanti.»
A parte la sintassi un po' incerta (al massimo si sale a 1250 m di quota), come chiunque può leggere su Wikipedia, la galleria del Frejus si trova a 1338 m di quota, ma la linea parte da Torino a 240 m di quota, con un dislivello di 1098 m. Inoltre, la nuova galleria di base inizierebbe a Susa (455 m); il risparmio in dislivello (1338-455) è pari a soli 883 metri.
Esorbitante è un aggettivo un po' generico. Ciò che serve è una LCA che ci dica se costa meno (in termini energetici) usare due motrici al posto di una su una linea che esiste già, oppure costruirne una ex-novo.
Bugia n.3 «[la linea] passa attraverso una galleria dove non entrano i containers oggi in uso per il trasporto merci. E' dunque una linea fuori mercato».
Questa è una bugia grande come una casa. Come si può leggere sulla pagina di Wikipedia linkata prima, i lavori di allargamento della galleria sono iniziati nel 2002 e terminati nel 2006, come spiega anche questo sito tecnico.
Secondo l'Ufficio Svizzero dei Trasporti (Alpinfo 2010), per la galleria può transitare traffico a carri completi e traffico combinato non accompagnato (huckepack e grossi container).
Bugia n.4 «I flussi di interscambio Italia- Francia nel quadrante ovest (da Ventimiglia al Monte Bianco) sono stati negli ultimi dieci anni costanti in quantità (fra 38 e 40 milioni di tonnellate).
Menzogne spudorate: dai dati svizzeri, si vede chiaramente che su ferrovia e su strada nel 2000 (con il traforo del Bianco chiuso) sono transitate verso la Francia 49,7 Mt; la riapertura del Bianco non ha aumentato i flussi complessivi che sono scesi a 47,2 Mt nel 2004 e e solo 42,4 nel 2010 (-14,7% in 10 anni).
Inoltre è inutile tirare in ballo Ventimiglia, che è una direttrice di traffico completamente diversa dalla Val di Susa. Considerando solo la Val di Susa e la Val d'Aosta, siamo passati da 35,2 Mt nel 2000 a 24,1 Mt nel 2010 (-31,5%). E' calato sia il traffico ferroviario, sia quello stradale.
Bugia n.5 «Questi valori sono superiori (110%) a tutti quelli che interessano la Svizzera. Ma mentre in questo quadrante (italo-elvetico) la ferrovia intercetta il 63% del traffico, nel quadrante italo-francese non arriva al 7%.»
Più che una bugia, è un'omissione: è vero che dalla Francia arriva un po' più merce che dalla Germania-Svizzera, ma ciò che il governo non dice è che il transito elvetico è aumentato da 29,4 a 38,3 Mt tra il 2000 e il 2010 (+30%), mentre quello francese diminuiva. E' quindi possibile che già nel 2011 sia avvenuto il sorpasso. Il traffico su ferrovia verso la Francia è pari al 10,38% del totale. Poco, ma sempre più del 7% dichiarato dal governo.
Bugia n.6 «Il progetto non genera danni ambientali diretti ed indiretti. L'impatto sociale ... è assolutamente sostenibile.»
Il naso esce dalla finestra come a Pinocchio: dire che spostare 17 milioni di tonnellate di roccia (di cui il 15% amianto per ammissione dello stesso governo) non genera danno ambientale è come dire che un elefante non farebbe danni in una cristalleria. Dicono che il 56% del materiale scavato sarà messo a deposito, ma non dicono dove. Dicono che lo trasporteranno per ferrovia, ma dubito che esistano ferrovie che collegano cave e discariche.
Bugia n. 7 «solo due le amministrazioni esplicitamente contrarie»
Esistono delibere di 25 comuni della valle, più quella della comunità montana, che esprimono opposizione al progetto. Non basta come un'opposizione esplicita? Il fatto che il tracciato non li attraversi tutti è irrilevante, perchè l'impatto economico e ambientale riguarda tutta la valle.
Bugia n. 8 «si dimezzano i tempi di percorrenza per i passeggeri (da Torino a Chambery si passa da 152 minuti a 73; da Parigi a Milano da 7 a 4 ore)»
Sul sito tgv-europe.it, è possibile vedere che attualmente il TGV francese percorre la TAV Parigi-Lione in 1 ora e 57 minuti, la TAV Lione-Chambery in 1 ora e 7 minuti; totale 3 ore e 4 minuti. Il Frecciarossa percorre la TAV Torino- Milano (dati trenitalia) in 1 ora e 5 minuti. Nuovo totale: 4 ore e 9 minuti. Secondo il governo, grazie al buco di 57 km nella montagna si viaggierà tra Chambery e Torino in un'ora e 13 minuti. Il totale generale, almeno per chi conosce l'aritmetica delle elmentari, è pari a 5 ore e 22 minuti e non 4 ore. Il risparmio è di poco meno di 2 ore. (Grazie ad A-ndrea, commento 1 di questo post che ha sollevato la questione)
Avendo tempo per documentarsi, l'elenco potrebbe essere assai più lungo di così. Cittadine e cittadini, sulla TAV abbiamo tutti la possibilità di informaci in modo indipendente rispetto alle sirene del governo. Facciamolo!
(di Marco Pagani da EcoAlfabeta)
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