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VACCINI : INFORMAZIONE E LIBERTA’ DI SCELTA CONVEGNO - DOMENICA 21 GENNAIO ORE 18.00 -
Il Pompeilab ospiterà all'interno dei propri spazi un convegno al fine di dare informazioni sulla controversa vicenda della libertà di scelta vaccinale.
Il convegno sarà presentato dall'associazione VA.LI.CA e tra i relatori vi saranno anche medici e avvocati. Tali tematiche verranno analizzate anche alla luce della recente normativa (Decreto Lorenzin) e delle sue implicazioni, nonché di quelle riguardanti l'accesso alla scuola pubblica.
Ancora una volta, siamo lieti di prestare gli spazi della struttura ad altre realtà e ad associazioni che non hanno la possibilità di trovare facilmente luoghi dove potersi liberamente esprimere.
L'invito a partecipare al convegno è indirizzato alle cittadine e ai cittadini tutti al fine di sviluppare in chiusura un proficuo dibattito.
Un popolo informato sviluppa scelte consapevoli.
LE VACCINAZIONI
I valori di copertura vaccinale (vaccini obbligatori) in Italia negli ultimi 15 anni presentano una discreta variabilità, oscillando da circa l’85-86% a valori superiori al 95%. In nessun caso si sono verificate infezioni da polio selvaggio o difterite.
L’immunità di gregge non dipende direttamente dalla copertura vaccinale ma dalla contagiosità della malattia (R0). La soglia di copertura minima è funzione di questa ed è diversa per ogni malattia infettiva trasmissibile. La soglia minima uniforme del 95% è un assunto errato.
Importanti epidemie di malattie infettive si verificano anche in comunità completamente o quasi completamente vaccinate, ad ulteriore dimostrazione che l’equivalenza VACCINAZIONE=IMMUNIZZAZIONE non è verificata. Se ne deduce che l’esclusione dei non vaccinati dalle comunità non comporta l’assenza della circolazione di malattie infettive. L’insuccesso della vaccinazione di massa nel proteggere la collettività non può essere arbitrariamente attribuito ai non vaccinati. Vanno invece compresi i meccanismi per cui le vaccinazioni di massa non danno i risultati sperati invece di ostinarsi a vaccinare sempre di più;
Non esiste un sistema di monitoraggio che rilevi la risposta anticorpale sistematica dei soggetti vaccinati né al mantenimento nel tempo della eventuale immunità artificiale acquisibile con la vaccinazione. Pertanto non è possibile stabilire un criterio di protezione collettiva attribuibile semplicemente alla copertura vaccinale;
Molti Paesi appartenenti a regioni geografiche completamente differenti sono “Polio Free” nonostante abbiano coperture vaccinali nettamente al di sotto del 95%. Mentre la vaccinazione con vaccino antipolio OPV comporta il rischio della circolazione di poliovirus vaccino-derivato (cVDPVs), la vaccinazione con il vaccino a virus inattivato (IPV) potrebbe risultare in una maggiore esposizione all’infezione da poliovirus selvaggio.
La vaccinazione contro la difterite è perlopiù una misura di protezione personale. I rilievi statistici pubblicati dall’OMS non evidenziano alcuna correlazione fra la copertura vaccinale e la comparsa sporadica di questa malattia sul territorio europeo.
La vaccinazione contro l’epatite B nei bambini non può in alcun modo incidere sulle condizioni di sicurezza delle comunità infantili. Il tetano non è una malattia contagiosa e pertanto la vaccinazione per il tetano non costituisce una misura si sanità pubblica.
LE REAZIONI AVVERSE AI VACCINI
Le reazioni avverse ai vaccini sono un fenomeno non trascurabile che va strettamente monitorato con strumenti adeguati e incluso nella valutazione del rischio collegato alla pratica vaccinale attraverso un aggiornamento continuo. I dati ufficiali (Rapporti AIFA/OSMED) oggi ci dicono che:
Le notifiche di reazioni avverse ai vaccini sono in continuo aumento: 3727 nel 2013, 8182 nel 2014, 7892 nel 2015. Una discreta percentuale di queste rappresentano reazioni gravi;
Le notifiche sono estremamente disomogenee sul territorio: potrebbero essere almeno più di 4 volte, anche se si stima che il rapporto di sotto notifica sia di 1:10;
L’implementazione di programmi di farmacovigilanza attiva per quanto riguarda i vaccini è sporadica e questo incide gravemente sull’attendibilità dei dati;
La grande maggioranza delle segnalazioni riguarda i bambini fino ad 11 anni ed in particolare la fascia di età 0 – 2 anni. Di notevole rilevanza i disturbi psichiatrici e le patologie del sistema nervoso e questo fenomeno coinvolge soprattutto la fascia di età 0 – 2 anni;
La vaccinazione di massa prevede il concetto “One-size-fits-all” che significa “la stessa misura va bene per tutti”. Questo concetto è stato ampiamente superato anche dalla medicina allopatica e quindi non si comprende perché debba valere per le vaccinazioni. Una vaccinazione non ha lo stesso effetto in tutte le persone né i suoi effetti collaterali sono prevedibili per tutti (suscettibilità individuale). Ogni individuo ha una risposta unica per qualsiasi vaccino in base all’età, allo stato di salute e alle sue caratteristiche ed è epigeneticamente predisposto a rispondere in modo diverso dagli altri.
FARE DOMANDE SULLA SICUREZZA DEI VACCINI NON RENDE ANTI-VACCINISTI MA SEMPLICEMENTE RISPONDE ALLE NECESSITÀ DEL CONSENSO INFORMATO.
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