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John Belushi: The Blues Brothers e gli ultimi due film
Nel 1980 è la volta di “The Blues Brothers”, nuovamente con Dan Aykroyd: i due amici interpretano i fratelli "Joliet" Jake (Belushi) ed Elwood (Aykroyd) Blues, due personaggi messi nel cinema dal grande John Landis. Le riprese del film durano quasi un anno e all’inizio, quello che in Usa sembra un mezzo fiasco, si rivela essere un successo mondiale. Con questo film John Belushi raggiunge la sua massima fama. Prodotto da Robert K. Weiss e da Bernie Brillstein (da poco manager di John), il film parla di due fratelli che decidono di salvare l'orfanotrofio della loro infanzia dal ministero dell'istruzione, procurandosi 5000 dollari onestamente, in modo che suor Mary li accetti. Decidono di procurarseli con la ex band e dopo inseguimenti, scontri, reati vari riescono a consegnare i 5000 dollari poco prima di finire in prigione. Numerosi i cantanti inseriti nella storia: James Brown nelle vesti di un prete, Ray Charles come un commerciante di strumenti e Aretha Franklin come una cameriera ad un Fast Food. Poi c'è il ruolo di Cab Calloway nelle vesti di un aiutante all'orfanotrofio che nutre Jake ed Elwood con il blues. Un cult movie sicuramente. John lo definisce in un'intervista - un buon film, film di Chicago, film musicale e senza droga né sesso- Dopo questo trionfo John inizia un lunghissimo progetto di nuove commedie scritte in gran parte da Dan Aykroyd. Ne sono in programma più di 5, ma riesce a farne solo due prima di morire prematuramente. Gli ultimi due film di Belushi sono: “Chiamami aquila” (Continental Divide), del 1981, diretto da Michael Apted; e “I vicini di casa” (Neighbors) commedia del 1981, diretta da John G. Avildsen.
“Chiamami aquila”, la cui produzione esecutiva viene affidata a Steven Spielberg e Bernie Brillstein, non ha molto successo. Sono scontenti tutti: i fan, si aspettano un ruolo diverso per John e invece sono costretti ad ammirare le smancerie del più grande comico del momento; il produttore, il paziente Bob Larson che si ritrova con pochi soldi da investire e tutte le spese pagate in anticipo. La scrittura, in realtà buona, è di Lawrence Kasdan. Belushi, al suo primo ed unico film “d’amore”, è Ernie Souchak, un famoso giornalista del Sun-Times costretto a rifugiarsi a seguito di un’aggressione lontano dalla città. Viene inviato dal direttore del suo giornale ad intervistare Nell Porter, una giovane ornitologa che studia le aquile calve, una specie in estinzione, sulle Montagne Rocciose. Nonostante l'iniziale antipatia, il giornalista e l'ornitologa finiscono per innamorarsi. Il film costa più di quanto è stato previsto. Per riprendere le aquile – ad esempio – vengono ingaggiati degli addestratori ed un cameraman specializzato (David F. Oyster). Il personaggio di Ernie Souchak, interpretato da John Belushi, è ricalcato sulla figura, realmente esistita, del famoso giornalista del Chicago Sun-Times Mike Royko. Questo è il film preferito di Jim Belushi, ”la dimostrazione del talento di John anche in ruoli seri”. John fu costretto a dimagrire 20 chili prima dell'inizio delle riprese. Subito dopo John interpreta il mite impiegato Earl Keese nella commedia “Vicini di casa” (Neighbors): è ancora il 1981! Diretta da John G. Avildsen, la pellicola è l’ottavo ed ultimo film di Belushi, il quarto nel quale compare nel cast insieme a Dan Aykroyd. Basato sul romanzo di Thomas Berger "Neighbors" (I Vicini di Casa) la pellicola è in sostanza un riadattamento fatto da Belushi ed Aykroyd ai tempi di The Blues Brothers. Le riprese sono un disastro: il regista, gli attori, l'intera troupe lavorano in un clima molto teso. Belushi e il regista Avildsen, in particolare, litigano in continuazione. Gli stessi Belushi e Aykroyd, non soddisfatti della sceneggiatura approntata da Larry Gelbart, la riscrivono proprio durante le riprese. Vic, il personaggio incarnato da Dan Aykroyd, nel libro di Thomas Berger si chiama Henry. Il copione originale prevede John Belushi nel ruolo di Vic e Dan Aykroyd nel ruolo di Earl Keese. I due decidono di giocarsi il ruolo a testa o croce.
Tre mesi dopo l'uscita del film, John viene trovato morto per un'overdose di eroina e cocaina nel bangalow numero tre dell'hotel Chateau Marmont di Los Angeles. Ha solo 33 anni!
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