TeatroLab2018 Domenica 8 Luglio ore 21:00 " Un finto Reale "
Un finto reale ovvero le buffe avventure di re nasone. Il re più longevo e strampalato della storia di Napoli. Nello spettacolo si racconta la vita di un uomo diventato re per uno strano scherzo del destino di nobili origini ma con un animo e un cuore profondamente plebeo non a caso fra i vari epiteti è passato alla storia come re Lazzarone. Nonostante il suo carattere greve simpaticamente rustico donnaiolo buffone e poco coraggioso si è dovuto districare suo malgrado con gli eventi nefasti del suo tempo la rivoluzione francese la rivoluzione napoletana la restaurazione e fra una tragedia e l'altra è riuscito a governare per 65 anni. Nello spettacolo lui si trova al teatro San Ferdinando mentre assiste ad una farsa di pulcinella e in una pausa fra il primo e secondo atto mentre divora un fumante piatto di maccheroni con le mani parlando col suo fido servitore Domenico Cattaneo prendono vita i suoi ricordi. Ma purtroppo l'arrivo dei francesi interrompera' drasticamente il goliardico momento. Lo spettacolo è una straordinaria prova d'attore dove il recitante interpreta ben 12 personaggi: pulcinella ferdinando bambino maria carolina san Gennaro napoleone Carlo 3 il munaciello il boia e fra diavolo. uno spettacolo accattivante allegro coinvolgente.
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Sabato 7 Luglio 2018 "Bonzilla" start ore 22:00
Sono stati 3 mesi lunghi e rigidi per Bonzilla nella fredda terra degli Yankees. Di giorno vagava per per ore solitario nella “the cream city” in cerca di cani randagi, facili consolazioni e cuori intristiti. Di notte, poi, sotto un cielo terso ed una aria gelida, cercava rifugio, con la sua telecaster 90’s, nel lurido sottoscala del folle suonatore di tamburi. Le scintille divampavano dagli amplificatori, mentre le pelli dei tamburi prendevano fuoco, riscaldando così la stanza a temperature tropicali. Nuovi riff si diffondevano nell’etere, scatenando gli istinti più primordiali e facendo scuotere le menti già inebriate da fiumi di whiskey. Nei pochi momenti di lucidità Bonzilla raccoglieva le note e le grida profuse in quei momenti di follia, registrandole su di un Fostex 4 tracce a cassette.
#Bonzilla ora è tornato ed ed pronto a fare razzia nel Bel Paese, con la sua rabbia distruttiva, a ritmo di puro rock.
Link FB:www.facebook.com/bonzillaita/
Instagram : instabonzilla
membri del gruppo :
Giovanni Vicinanza - Voce & chitarra
Raffaele Carotenuto Drummer - Batteria
Giovanni macchiaverna - Basso
Raffaele Polimeno - Synth
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TeatroLab2018 Giovedì 28 Giugno Ore 21:00 " Margherita "
Margherita sembra un’insegnante, ma nel delineare questa figura l’autore non pensa soltanto all’istituzione scolastica ma alle mille forme che può assumere l’autorità, alle coercizioni più sottili, alle strutture educative che non possono non essere impositive e verticali. L’aula di insegnamento rispecchia il potere della famiglia, il potere dello stato sui cittadini e, infine, quello dell'attore sul pubblico. Non a caso il testo fu scritto da Athayde quando in Brasile governava la dittatura militare.
Margherita sembra una donna, la maestra, la cultura, la scuola, la legge, la violenza, l’insegnante, la contraddizione, l’autorità, la ironia, la intelligenza, la lotta, la sconfitta, la pietà…la vita in tutte le sue contraddizioni tali come la natura che procede inarrestabile il suo corso
Margherita sembra l’arte che urla alla mondo la sua verità.
In questo allestimento si è scelto di dare voce alla “parola” non tralasciando nessuna sfumatura; partendo da due colori il nero della lavagna ed il bianco del gesso… Questa Margherita è una donna piena di ironia, autoironia, razionale al punto da sforare nella follia, sfila una marea di parole, esempi, aneddoti, per comunicare disperatamente con i suoi interlocutori. E’ la bambina sola nella sua stanza che gioca “alla scuola”, che per sentito dire sa cosa si fa ma non esattamente come. E racconta tutto quello che sa, che pensa che ricorda senza curarsi minimamente dell’effetto sull’interlocutore, come uno specchio in cui riflette se stessa
Energia allo stato puro: la fatica del vivere
Il messaggio di questo allestimento è L’autoironia, in primis, perché è il solo modo di scusarsi per i fallimenti, è il solo modo di trascorrere il tempo insieme giocando a far finta di, valutare e vivere in base alle valutazioni altrui e proprie.
Secondo spettacolo della stagione Teatrale 2018
Adattamento,regia,interprete : Ade Laide
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Mercoledì 27 Giugno 2018 ore 19:00 "Io,Lauro e le rose " presentazione libro.
L'evento è promosso in collaborazione con Sepofà - Comunicazione e Promozione Editoriale e Culturale. La presentazione rientra negli eventi di avvicinamento al Pompei Pride.
Mario Artiaco, 43 anni, napoletano.
Primo autore autopubblicato ad essere invitato al Salone internazionale del libro di Torino.
Da aprile 2017 ad oggi più di 80 presentazioni in tutta Italia. Ancora in piena attività e con un lungo calendario in perenne aggiornamento.
0...
SINOSSI:
Tre amici e le loro bravate, l’ingenuità, il sogno, l’incoscienza, la malattia, l’omosessualità, gli abusi e “la
morte che pone fine a una vita, non a una relazione”.
Due registri diametralmente opposti, il giorno e la notte, la gioia e il dolore, scandiscono il ritmo e le sensazioni.
Il primo all’insegna dell’adolescenza, dei giochi, la spensieratezza, o presunta tale, e un viaggio che segna
la fine di un’epoca. Il viaggio più strampalato e impraticabile cui si possa ardire.
L’altro registro assume toni e circostanze drammatiche e anche l’inesorabile e lento spegnersi del protagonista
finisce in secondo piano spodestato dai racconti della sua adolescenza.
Il progressivo disvelarsi dell’omosessualità di Raffaele si impossessa della scena ma le scoperte circa la sua
malattia e la sua convivenza con don Peppino, benefattore incontrato all’oratorio del Santuario della Madonna
di Pompei, rubano la scena e infittiscono la trama.
L’ordine cronologico non viene rispettato. Raffaele racconta, e chiede di raccontare, avvenimenti assolutamente
disparati nei toni, nei tempi e nelle ambientazioni. Il suo umore e le sue condizioni fisiche la fanno da
padrone. Il tempo stringe e non intende terminare il suo viaggio terreno tormentato da rimorsi e rimpianti.
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Mercoledì 27 Giugno 2018 ore 19:00 "Io,Lauro e le rose " presentazione libro.
L'evento è promosso in collaborazione con Sepofà - Comunicazione e Promozione Editoriale e Culturale. La presentazione rientra negli eventi di avvicinamento al Pompei Pride.
Mario Artiaco, 43 anni, napoletano.
Primo autore autopubblicato ad essere invitato al Salone internazionale del libro di Torino.
Da aprile 2017 ad oggi più di 80 presentazioni in tutta Italia. Ancora in piena attività e con un lungo calendario in perenne aggiornamento.
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SINOSSI:
Tre amici e le loro bravate, l’ingenuità, il sogno, l’incoscienza, la malattia, l’omosessualità, gli abusi e “la
morte che pone fine a una vita, non a una relazione”.
Due registri diametralmente opposti, il giorno e la notte, la gioia e il dolore, scandiscono il ritmo e le sensazioni.
Il primo all’insegna dell’adolescenza, dei giochi, la spensieratezza, o presunta tale, e un viaggio che segna
la fine di un’epoca. Il viaggio più strampalato e impraticabile cui si possa ardire.
L’altro registro assume toni e circostanze drammatiche e anche l’inesorabile e lento spegnersi del protagonista
finisce in secondo piano spodestato dai racconti della sua adolescenza.
Il progressivo disvelarsi dell’omosessualità di Raffaele si impossessa della scena ma le scoperte circa la sua
malattia e la sua convivenza con don Peppino, benefattore incontrato all’oratorio del Santuario della Madonna
di Pompei, rubano la scena e infittiscono la trama.
L’ordine cronologico non viene rispettato. Raffaele racconta, e chiede di raccontare, avvenimenti assolutamente
disparati nei toni, nei tempi e nelle ambientazioni. Il suo umore e le sue condizioni fisiche la fanno da
padrone. Il tempo stringe e non intende terminare il suo viaggio terreno tormentato da rimorsi e rimpianti. leggi tutto
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Domenica 24 Giugno 2018 TeatroLab2018 "Visite"
Chico è un uomo ormai maturo. Sembra avere raggiunto un equilibrio impeccabile, ricco uomo d’affari, è
sicuro di sé e, nonostante la sua vita monotona e solitaria, sembra aver trovato la sua tranquillità in un
elegante appartamento di Londra, dopo essere andato via tanti anni fa dal suo paese di origine, il Perù. Ma è
proprio quando meno se lo aspetta, che una visita inattesa lo trascinerà indietro nel tempo a fare i
conti col suo passato. A bussare alla sua porta è Raquel, donna misteriosa e attraente, sorella di Paolo, suo
vecchio amico di infanzia, compagno di adolescenza e di vita. Chico non vede Paolo da 35 anni, da quando
quest’ultimo è partito in Europa per dimenticare un episodio che ha sconvolto la vita di entrambi, un punto di
rottura da cui non si può tornare in dietro. Ma Raquel chi è in realtà? Perché Chico non ha mai saputo
della sua esistenza in tanti anni? E soprattutto cosa vuole da lui, perché riporta alla luce i dettagli più
segreti e intimi della loro amicizia?
Paolo è scomparso, ma allo stesso tempo non ha mai lasciato Chico. E proprio Raquel è la trama dalla
quale si snoda il filo della ragnatela di finzioni, menzogne e verità celate che metteranno Paolo e Chico l’uno
di fronte all’altro, come in uno specchio in cui i due si riflettono mettendosi a nudo, scavando tra ricordi che
fanno male. Ma, allo stesso tempo, ciò che fa male è anche quello che rende il passato più dolce, che regala
alla giovinezza quel sapore di bellezza e nostalgia che non tornerà più.
primo spettacolo in programma Ore 21:00
Regia di : Niko Mucci
Interpreti : Marcella Vitiello , Roberto Cardone.
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Sabato 23 Giugno 2018 "Hitesan" start 22:00
Ferdinando Avagnale, in arte Hitesan classe '85 nasce a Castellammare di Stabia (NA), vive a Scafati (SA). Rapper, grafico pubblicitario, organizzatore di eventi e serate musicali. Grande appassionato di cultura giapponese si avvicina al mondo della musica e dell' HipHop come breaker prima e come writer dopo, ballando e disegnando, dipingendo insieme alla sua prima crew, l'UTK, esplicando una fantasia creativa già all'età di 14 anni.
Per capire chi è Hitesan basta vivere un live, sentire vibrare le sue armi, le armi di un artista: perchè pensa, riflette, cerca le parole nelle pieghe più
intime di sè e del mondo fuori e le canta con la grinta e la lucidità di un incazzato allegro.
www.facebook.com/Hitesan-225580800844446
www.facebook.com/ferdinante.avagnando
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TUTTI GLI ESSERI UMANI NASCONO LIBERI ED EGUALI IN DIGNITÀ E DIRITTI.
Venerdì 22 giugno 2018 ore 19:00
In collaborazione con Pompei Pride, Pompei Lab, La Stazione presentano:
PRIDE MUSIC FEST
In occasione del pride che si terrà a Pompei il 30 giugno, invitiamo tutti a partecipare al #PrideMusicFest.
La musica il più forte mezzo di comunicazione, con la speranza che ci sia sempre un mondo migliore dove si possa crescere liberi e felici.
INFO EVENTO
Ore 19:00 Presentazione della serata
Ore 20:30 inizio concerto con :
Pennelli di Vermeer
Federa & Cuscini
Massimo Blindur De Vita ( Blindur)
Joseph Foll
Romito
Pedar
The Starfish
Ingresso con sottoscrizione libera.
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Domenica 27 Maggio 2018 | ore 20:00 | al Pompei Lab Proiezione del film “Se una notte di mezza estate i Bottom Brothers”, regia di Adriano Foraggio
CON
Muhammed Abdala Diagne, Hosameldinne Abdelwahab, Luisa Bernardina Bolañez, Raquel Solís Ceballos, Elena Cennini, Oumar Cisse, Maria Corbi, Daniela De Falco, Caterina Giudice, Papa Massamba Gueye, Hamid Reza Haselpour, Saeid Haselpour, Jules Illy, Moussa Keita, Maud Le Bris, Valeria Parente, Federica Portanova, Marina Ruggiero, Diala Traore, Mariela Cafazzo, Abraham Narcisse Kouadio, Martin Kouassi Kouame, Marianna Zakaryan, Michelangelo Dalisi, Estelle Franco.
TROUPE
soggetto: Linda Dalisi, Adriano Foraggio
sceneggiatura: Linda Dalisi
regia: Adriano Foraggio
direttore della fotografia: Salvatore Zerbo
montaggio: Stefano Cormino
scenografia: Giuseppe Stellato
direction d'acteurs: Estelle Franco
operatori di macchina: Adriano Foraggio, Salvatore Zerbo
collaborazione ai costumi: Graziella Pepe, Cinzia Virguti
macchinista: Giuseppe De Muro
assistente macchinista: Raffaele Prejanò
fonico di presa diretta: Fiore Carpentieri
assistenti alla regia: Francesca Giolivo, Marcella Spagnuolo
responsabile di produzione: Brunella Giolivo
organizzazione: Francesca Giolivo, Marcella Spagnuolo
piano di produzione: Marina Ruggiero
segretario di edizione: Guglielmo Caporale
assistente alla sceneggiatura: Marina Ruggiero
assistente alla scenografia: Domenico Riso
realizzazione telefono di scena: Marco Di Napoli
fotografa di scena: Alessia Foraggio
maschere: Christian Leperino
musiche originali: Franco Visioli e Giovanni “Blob” Roma, Roberto Trenca, Raquel Solís Ceballos
musiche in presa diretta: Raquel Solís Ceballos, Muhammed Abdala Diagne
produttori: Linda Dalisi, Adriano Foraggio, Francesca Giolivo, Marina Ruggiero, Marcella Spagnuolo.
co-produttori: EaSlab, stabilemobile compagnia Antonio Latella, Teatro Bellini, Foraggio s.r.l., Coppola s.p.a, Interno5.
La realizzazione di questo film è stata possibile anche grazie alla campagna di crowdfunding realizzata sulla piattaforma Produzioni dal Basso.
SINOSSI
Compagnia di K., spazio teatrale aperto a italiani e stranieri, rifugiati e migranti economici, sta preparando uno spettacolo. Ognuno lavora sulla propria versione di Nick Bottom, personaggio del Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, che attende e si prepara ad andare in scena. Allo stesso modo il gruppo attende lo spettacolo e, parallelamente, nel privato, si aspettano il permesso di soggiorno, la Commissione, un lavoro, una nuova vita. Realtà, scena e sogno si confondono: i ragazzi si troveranno in un altrove, per scoprire che una verità può essere in ciascuno di essi.
DURATA: 84 minuti
ANNO DI PRODUZIONE: 2016
PAESE DI PRODUZIONE: Italia
TRAILER UFFICIALE
www.youtube.com/watch?v=EjF6U5-IIec
PAGINA FB del film:
www.facebook.com/SeunanottedimezzaestateiBottomBrothers/
Presenta e modera il dibatto Francesco Della Calce (link alla sua recensione: www.francescodellacalce.com/2017/03/05/se-una-notte-di-mezza-estate-i-bottom-brothers/)
Alle ore 19:00 aperitivo!
Adatto ai bambini leggi tutto
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Venerdì 25 Maggio 2018 Dirton
Per la prima volta al Pompei Lab Dirton si esibirà in trio In occasione della presentazione ufficiale del nuovo EP
"Kenya Che?"
Dirton ha 26 anni, viene da Pompei (Napoli) e come tanti coetanei ha iniziato a comporre la sua musica nel buio di una stanza, immaginando scenari compositi e lontani e provando a tracciarne i confini. Nel corso degli anni ha scelto di frequentare l’Accademia di Belle Arti ed è finito a lavorare con Adrian Maben (il regista dello storico “Live At Pompeii” dei Pink Floyd). Non ha mai smesso di far viaggiare l’immaginazione.
“Kenya Che?” è il nome del suo nuovo EP, in uscita il 2 Marzo sulla giovane label Malinka Sound. Il titolo è una citazione del brano “Nigeria What” di Débruit, a cui Dirton si è ispirato per la title-track, utilizzando nella fattispecie samples di musica popolare kenyana. Ma il suo viaggio non si esaurisce con l’Africa, le quattro tracce del disco brillano di ispirazioni house, hip hop, jazz e broken beat, sorvolano Detroit passando per New York, facendo poi ritorno in Europa, in un triangolo magico che unisce Napoli a Parigi e Londra.
Dirton non perde mai la bussola e si inserisce nel solco di quei producer (da Kyle Hall a Clap! Clap!, da Henry Wu a MNDSGN) che aprono la loro musica a numerose contaminazioni, mantenendo sempre uno stile ed un’eleganza formale nell’approccio compositivo che è dote molto rara.
Il Trio è composto da:
Dirton: Drum Machines
Mark Turner Brunasso: Bass
Ed Mud: Guitar
www.dirtoniam.tumblr.com
www.soundcloud.com/dirton
www.facebook.com/iamdirton
www.instagram.com/lorenzodirton
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Venerdi 18 Maggio Songs For Ulan live
Songs For Ulan è il progetto musicale di Pietro de Cristofaro, cantante e chitarrista, sono una delle realtà più solide del panorama musicale partenopeo, dal 2003 in bilico fra folk, blues, rock e psichedelia.
Un progetto elettroacustico con all’attivo quattro dischi pubblicati dall’etichetta fiorentina Stoutmusic e impreziositi dalla produzione artistica di Cesare Basile. Dame fate uscito nel 2004 ottiene lusinghieri giudizi, così come i relativi “live sets”. Nel 2005 esce il nuovo album “You must stay out”, più lungo e più pensato del precedente... stesso team, più Hugo Race che suona e canta da qualche parte. Nel 2011 dopo aver pensato, registrato e decantato lentamente esce il nuovo disco "The Globe Has Spun And We're All Gone", progetto suonato e diretto dalla stessa famiglia di sempre, con la stessa sublimazione emotiva di sempre.
Nel 2016 tornano sulla scena con l’album “Middle Aged - Middle Ages”.
I Songs for Ulan saranno presenti al Pompei Lab in full band :
Pietro de Cristofaro, voce e chitarra
Fulvio Di Nocera, Contrabbasso elettrico
Floro Muttlei Pad, batteria
Alfonso Bruno, chitarre elettriche
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Pennelli di Vermeer sabato 12 maggio
un progetto musicale e non solo; un’opera aperta, sempre in evoluzione dove transitano, si scontrano e si fondono il rock, il teatro, la canzone d’autore. L’unica parola che contraddistingue il progetto è contaminazione…di generi, di linguaggi espressivi, di umori e di persone. Un laboratorio privo di confini (gli unici sono quelli del palcoscenico) dove l’Arte è intesa come esperienza esistenziale, ricerca, terapia.
MEMBRI DELLA BAND :
PASQUALE SORRENTINO: VOCE E CHITARRA
STEFANIA APREA : VOCE
MICHELE MATTO : BASSO
MARCO SORRENTINO : BATTERIA
JOE DARDANO : CHITARRA ELETTRICA
CATELLO TUCCI : VIOLONCELLO
Per la biografia completa:it.wikipedia.org/wiki/Pennelli_di_Vermeer
Dopo "NoiaNoir" (2014) i Pennelli di Vermeer ritornano con l'album "Misantropi felici".
Pubblicato dall'etichetta Soter, il disco - quarto nella produzione della band - è composto da dieci brani inediti tra i quali "Ho perso il pelo" (singolo/videoclip pubblicato in anteprima nella primavera del 2017). Canzoni intime, "labili", come il cuore quando impazza.
Misantropi felici scava nel profondo dell'animo: sentimenti, paure, voglia di cambiamento ed una ritrovata dimensione domestica, fatta di sguardi, carezze, attimi e piccoli gesti.
In questo universo della "quotidianità", vagano i misantropi felici, anime fragili e invisibili, pensatori spesso non c onformi e poco allineati.
Nel repertorio live, i mpreziosito dalla presenza di Catello Tucci al violoncello, figurano anche brani delle precedenti produzioni.
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